Si cammina in un ambiente che cambia in continuazione: alla partenza si è circondati da un luminoso bosco di larici, poi si osservano i pini silvestri con le loro piccole pigne rotonde, fino ad addentrarsi in una rigogliosa foresta di abeti rossi. Giunti alla località "Piani di Sedel" il panorama si apre e si estende a vista d’occhio; tornano a far compagnia i grandi larici, mentre lo sguardo si posa sulle numerose cime della Catena del Lagorai.
L’itinerario prende il nome da “il Solombo”, il piccolo rilievo (supera appena i 1.400 metri) che sovrasta Carano. Circondato da un sentiero, il Solombo delimita questo piacevole itinerario circolare nel silenzio dei boschi.
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E' richiesta l'abitudine al procedere su terreno irregolare di montagna. Il percorso potrebbe non essere battuto o sgombero dalla neve. In caso di neve fresca è consigliato l'uso di ramponcini da ghiaccio. Prestare particolare attenzione a possibili parti ghiacciate in condizioni di gelo.
Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.
Dall’abitato di Carano si segue la strada che porta in località Calvello. Dopo aver parcheggiato a sinstra, in prossimità del campo da calcio (che si trova sulla collina a destra), si imbocca la strada asfaltata fino alle prime case. Da qui si prosegue sulla strada sterrata pianeggiante seguendo le tabelle “Giro di Solombo”.
Si continua lungo la forestale addentrandosi nel bosco per raggiungere i “Piani di Sedel” dove la strada torna ad essere pianeggiante. Si scende verso “Pian de Mezzo” raggiungendo il Maso dello Speck ed poi in discesa si torna nuovamente al punto di partenza.