APT Val di Fiemme - Tel. +39 0462 241111 - info@visitfiemme.it - www.visitfiemme.it
Ski Center Latemar - Tel. +39 0462 813265 - info@latemar.it - www.latemar.it
LE 10 REGOLE PER GLI ESCURSIONISTI
Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.
Da Pampeago si risale con la seggiovia Latemar fino a raggiungere gli ampi pascoli che si distendono sotto il massiccio del Latemar. E' possibilie arrivare al punto di partenza anche da Passo Feudo (raggiungibile con gli impianti di risalita Latemar MontagnAnimata - Predazzo).
Una volta usciti dalla stazione a monte della seggiovia si prende a sinistra puntando inizialmente verso il rifugio Ganischger, per poi scendere alla sottostante ed evidente strada asfaltata. In leggera e continua discesa lo stretto e liscio nastro, che rende accessibile la passeggiata proprio a tutti, attraversa i verdi pascoli che in inverno diventano piste da sci.
Il tracciato è molto facile: è sufficiente seguire sempre l’asfalto. Proprio la sua semplicità fa sì che ci si possa concentrare solo ed esclusivamente sulle sue peculiarità: ogni tanto, infatti, si incontra un pannello didattico che illustra caratteristiche della regione e usi e costumi del mondo degli alpeggi. Ma non solo fredda didattica: alla descrizione si accompagna infatti anche un divertente uso alternativo degli attrezzi. Si trovano per esempio dei bidoni del latte in legno di diverse misure su cui saltellare mantenendo l’equilibrio, oppure una fila di campanacci delle mucche con cui improvvisare un concerto seguendo gli spartiti.
Magnifico è l’Occhio delle Dolomiti, adagiato al Passo Pampeago. Una sorta di nido in cui accomodarsi per ammirare dalla sua finestra sferica uno dei più bei panorami al mondo: il Latemar, non per nulla dal 2009 Patrimonio Naturale Unesco con il resto delle Dolomiti.
Continuando il percorso in discesa si deve prestare attenzione ad una strada sterrata che a destra porta alla Mayrl Alm. Salendo, dopo pochi metri, si trova un’ulteriore installazione in cui il gioco porta alla scoperta di deliziosi manicaretti tipici della valle, come gli imperdibili Strauben (frittelle dolci) oppure il Kaiserschmarren (una sorta di frittata dolce), due delizie che, tra l’altro, potrete assaggiare direttamente nei rifugi che incontrerete… Attenzione: le dosi sono più che abbondanti!
Tornati indietro sull’asfalto si prosegue in continua e dolce discesa per trovare, poco dopo, una bella stazione di canali con pompa per l’acqua. Saprete far girare la ruota sfruttando i salti d’acqua, azionando in modo opportuno le dighe?
Ancora oltre appare ad una curva un possente cavallo. Così si trasportavano in passato i tronchi e il cavallo in legno con i finimenti di cuoio (in dimensioni reali) è più esplicativo di tante parole.
All’altezza di un parcheggio si trova l’ultimo dei pannelli dove, con i cubi rotanti, si può scegliere l'immagine del tempo passato preferita.
Da questo punto in poi la strada è aperta al traffico e si deve prestare attenzione alle automobili. Proseguendo si raggiunge il rifugio Epircher Laner che offre un bel panorama verso la Val d’Ega.
Il ritorno è sulla medesima via dell’andata.
Testo di Annalisa Porporato, Franco e Nora Voglino
a) con gli impianti LATEMAR 2200 a Predazzo
b) con gli impianti di PAMPEAGO a Tesero