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PERCORSO DELLA MEMORIA - I paesi fantasma di Ischiazza e Maso

Valfloriana, Capriana
Categoria
Difficoltà
Difficile
Durata
2:45
in ore
Lunghezza
7.8
in km

Il percorso si snoda tra antichi sentieri, mulattiere e terrazzi un tempo colitvati  collegando le due frazioni di Ischiazza e Maso abbandonate in seguito all'alluvione del 1966.

Lungo il torrente Avisio un passaggio in ferrata a pelo d'acqua consente di superare una roccia e raggiungere la frazione di Maso. 

L’itinerario ci porta a scendere il versante della valle fino a raggiungere la piccola frazione abbandonata di Ischiazza in riva al torrente Avisio. Il paese sorgeva ai margini di un’ampia golena coltivata, circa 700 metri a valle della diga di Stramentizzo. Nel 1966 contava 44 abitanti. Durante l’alluvione che colpì con estrema forza il comune di Valfloriana a novembre del ‘66, le piogge incessanti provocarono numerose frane e fiumi di fango invasero il paese. Gli abitanti di Ischiazza riuscirono a mettersi in salvo fuggendo verso le frazioni più alte. Passata la piena, tornarono nel paese quasi distrutto per recuperare quello che era possibile. Il 20 novembre 1966 gli scampati portarono in spalla il Cristo e gli arredi sacri della chiesa lungo la mulattiera fino alla frazione soprastante di Casatta, suggellando così la morte di Ischiazza.Stessa sorte toccò alla frazione di Maso, pochi chilometri più a valle che venne abbandonata definitivamente. Per raggiungere questi luoghi della memoria la Rete di Riserve Val di Cembra Avisio ha ripristinato un antico collegamento cancellato dalla piena del torrente sostituendolo con un tratto di breve ferrata.
Dati percorso
Difficile
Lunghezza
7,8 km
Durata
2 h 45 min
Salita
274 m
Discesa
276 m
Impegno fisico
Punto più alto
912 m
Punto più basso
680 m
Indicazioni sulla sicurezza

Intraprendere un itinerario dove è presente anche un tratto di via ferrata espone ai pericoli insiti in questa attività. Decidendo di percorrerlo si assume con consapevolezza un rischio.  

  • Intraprendere l’escursione solo in buone condizioni fisiche e in ottima salute
  • Non intraprendere l’escursione con condizioni meteo avverse, soprattutto in caso di minaccia di temporale o allerta meteo. Con vento o pioggia aumento il rischio di caduta di sassi e piante.
  • Si consiglia di non intraprendere l’escursione da soli
  • I minori devono essere accompagnati da un adulto esperto
  • Se non sei un esperto nell’uso dell’attrezzatura necessaria, affidati ad un professionista
  • Indossare sempre abbigliamento adeguato ad intraprendere un ‘escursione. Portare con sé cibo e da bere a sufficienza.
  • Utilizzare adeguati dispositivi di protezione certificati CE (casco, guanti, imbragatura da ferrata con doppio moschettone)
  • Chi percorre il tratto di ferrata deve essere a conoscenza delle corrette tecniche di progressione e sicurezza:
  • indossare il casco anche in fase di avvicinamento alla parete
  • durante la progressione tenere agganciati alla fune ambedue i moschettoni di sicurezza
  • al passaggio degli ancoraggi mantenere sempre un moschettone agganciato alla fune di sicurezza
  • nel passaggio fra due ancoraggi non deve trovarsi più di una persona alla volta, eccetto che per i minori accompagnati
  • prestare massima attenzione anche nei tratti facili privi di fune di sicurezza
  • non abbandonare il tracciato
  • prestare attenzione alle rocce bagnate
  • valutare sempre lo stato delle attrezzature presenti e le condizioni meteo. La decisione sulla percorribilità del tracciato è responsabilità di chi intraprende l’escursione
Punto di partenza
Casatta di Valfloriana
Indicazioni
Il percorso parte dalla frazione di Casatta, sede municipale del Comune di Valfloriana. Dopo aver lasciato la macchina nel parcheggio gratuito nei pressi del Comune di Valfloriana (edificio con il campanile) oltrepassiamo lo stesso e seguiamo il sentiero che procede verso nord. Attraversiamo la strada provinciale su di un sovrappasso pedonale e seguiamo le indicazioni per  la frazione di Pradel. Raggiunta la stessa ri attraversiamo nuovamente la strada provinciale e scendiamo verso il torrente Avisio seguendo le indicazioni per Ischiazza. Visitata la frazione proseguiamo seguendo il corso del torrente fino a raggiungere il tratto ferrato.  Superiamo la roccia utilizzando l'apposita attrezzatura e seguiamo poi la strada che risale il versante fino a raggiungere la frazione di Maso e quindi la strada che ci riporta a Casatta.
Per intraprendere il percorso è necessaria l'attrezzatura per le vie ferrate ossia adeguati dispositivi di protezione certificati CE (casco, guanti, imbragatura da ferrata con doppio moschettone)
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