CASTELLO DI FIEMME
Castello di Fiemme è un tipico villaggio di antica costruzione raccolto in un'ampia e soleggiata conca prativa. Il clima è asciutto e salubre: la zona registra la minor quantità di precipitazioni annue di tutta la valle. Il nome Castello deriva dall'antico maniero posto sul colle roccioso dell'abitato. Nel 1296 il castello fu saccheggiato e dato alle fiamme dagli abitanti della valle come simbolo di oppressione. Ora vi sorge la chiesa parrocchiale ottocentesca di S. Giorgio.
A Castello, sono da ammirare quattro edifici medioevali noti come “case romane”. Dalle stradine del paese si affacciano anche vecchie case rustico-signorili, massicce con scale lignee esterne e affreschi sacri. Nei dintorni è da visitare il Doss Zelòr, sede di un castelliere preistorico, dove sono stati rinvenuti vasi fittili dell’epoca del Bronzo e oggetti della seconda Età del Ferro.
Fra le passeggiate più spettacolari vicino al paese, il Biotopo del Brozin affascinante percorso ad anello tra prati fioriti e boschi di pini.
MOLINA DI FIEMME
Il paese di Molina di Fiemme è disteso lungo il torrente Avisio all’imbocco della Val Cadino.
Oltre a Predaia e Stramentizzo, Molina è uno dei centri abitati che appartengono al comune di Castello-Molina di Fiemme. Le due frazioni principali sono distanti l’una dall’altra circa 2 km.
Le costruzioni del paese sono caratterizzate dallo stile fiemmese. Un’altra particolarità è data dai tetti ricoperti da tavolette a squame di ceramica, prodotti nelle fornaci della zona. La chiesa parrocchiale invece sorge nella parte alta del paese. Fu costruita nel 1852 ed è stata consacrata a S. Antonio da Padova.
Molina offre all’ospite diverse attività nella natura, in inverno per lo sci di fondo, grazie alla pista della Marcialonga, e in estate nella miriade di sentieri e percorsi escursionistici.
Il paese è anche il punto di partenza della Pista ciclabile delle Dolomiti. Il suo parco acrobatico per il tarzaning attrae giovani e famiglie.
Salendo verso la Val Cadino tra le vette del Lagorai, si arriva al famoso Passo Manghen (2.047 m.) che collega le valli dell’Avisio alla Valsugana.