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LE 10 REGOLE PER GLI ESCURSIONISTI
Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.
Da Località Castelir prendiamo la cabinovia che placidamente porta alla stazione intermedia (Le Fassane). Se siete fortunati potreste salire sulla curiosa cabina Nidoplano con un fantastico pavimento trasparente dal quale osservare il mondo come fanno gli uccelli!
Quello dei volatili è il tema dominante del Parco Frainus: un percorso sulle tracce di uno strano uccello preistorico rosa che porta alla scoperta di nidi, tracce, piume e tutto quello che serve per conoscere al meglio i pennuti.
Appena usciti dalla cabinovia ci giriamo verso il fondovalle e imbocchiamo la stradina sterrata sulla sinistra, non quella che va nettamente in discesa ma quella che si allontana in piano. Dopo pochi passi troviamo la prima delle stazioni del percorso Frainus. In realtà siamo alla quarta tappa, ma per partire dall’inizio vero e proprio si dovrebbe attraversare il parco Giro d’Ali, e questo vuol dire non partire del tutto…
Scoprirete dopo il perché.
Il percorso procede in graduale discesa portando a scoperte che tocchiamo con mano, come la forma delle piume o i nidi in cui entrare. Notizie interessanti sono rivelate da strani libri con pagine a forma di piuma. Occhi aperti: l’uccello Frainus ha nascosto in giro le sue uova, saprete trovarle?
Dopo la sesta tappa e dopo aver passato il Rifugio Bucaneve saliamo in modo graduale, sempre tenendoci sulla stradina di ghiaia bianca e ignorando le deviazioni in terra.
Alla seconda installazione troviamo l’ingresso al Giro d’Ali: è un magnifico parco giochi sul tema dell’acqua nel quale i bambini possono manovrare una zattera, far correre un uovo senza perderlo, bagnarsi i piedi risalendo un torrente, scappare dagli uccelli spruzzatori e altro ancora. Un luogo dove sarà difficile andare via, capite perché l’abbiamo tenuto per ultimo?
Rientrando verso la cabinovia, nell’ultimo tratto del percorso Frainus, raggiungiamo la casetta del bird watching: abbiamo cercato gli uccellini che si nascondono tra i rami aiutandoci con il cannocchiale in legno.
Testo di Annalisa Porporato, Franco e Nora Voglino