In virtù di questo collegamento erano frequenti, per esempio, i matrimoni tra famiglie del Comune di Sover con altre originarie di Grauno e Grumes, mentre i sentieri diretti alla Bassa Atesina (zona di Salorno, Egna ed Ora) garantivano il travaso stagionale di manodopera attraverso il Dossone di Cembra. Una viabilità che sembrava irrimediabilmente perduta in seguito all’alluvione del 1966 ed ora al centro di un programma complessivo di recupero. La passeggiata restituisce il tessuto etnografico dell’alta valle attraverso manufatti ed opifici che in alcuni casi restarono in funzione sino agli anni Cinquanta del Novecento: Le fornaci per la cottura della calce, certo non facile da reperire in un quadro geologico in cui domina, a tutti i livelli, il porfido permiano, i mulini azionati grazie alla deviazione di importanti corsi d’acqua e le fucine in cui si lavorava il metallo e i tessuti. La componente naturalistica è altrettanto degna di nota. La forra dell’Avisio in questo tratto presenta un alto indice di naturalità.