Domenica 15 settembre il consorzio impianti a fune Val di Fiemme Obereggen ha voluto celebrare i 50 anni di vita di Dolomiti Superski premiando i fondatori Elio Polo, Italo Craffonara e Georg Weissensteiner all’interno della sede della Magnifica Comunità di Fiemme.
Le celebrazioni per il cinquantesimo compleanno di Dolomiti SuperSki hanno fatto tappa domenica 15 settembre a Cavalese, in Val di Fiemme, all’interno della sede della Magnifica Comunità di Fiemme, palcoscenico in cui il consorzio Val di Fiemme - Obereggen ha potuto a propria volta ripercorrere i 48 anni di vita all’interno dell’universo Dolomiti Superski.
Una scelta maturata non a caso: la Magnifica Comunità di Fiemme è stata una realtà fondamentale nella nascita e nel rafforzamento del consorzio Val di Fiemme - Obereggen, oltre ad essere proprietaria di gran parte dei terreni che ospitano piste e impianti.
In una Cavalese vestita a festa per la Desmontega de le Caore, lo Scario della Magnifica Comunità di Fiemme, dottor Mauro Gilmozzi, ha potuto fare gli onori di casa nei confronti del presidente del consorzio Val di Fiemme - Obereggen Siegfried Pichler, dei sindaci delle valli coinvolte, di Marco Larger, Presidente della Conferenza dei Sindaci della Valle di Fiemme, Bernard Daum Sindaco di Nova Ponente, dei presidenti delle APT interessate, Paolo Gilmozzi per Fiemme Cembra ed Erich Thaler per la Val d’Ega / Eggental e di tanti amici e ospiti che non hanno voluto mancare a questo prezioso appuntamento.
Icona del festeggiamento è stata ancora una volta l’opera “Enrosadira” che l’artista bellunese Daniele Basso ha realizzato, con i dodici triangoli tridimensionali in acciaio lucidato che simboleggiano l’unione e la cooperazione delle altrettante vallate che in questi 50 anni hanno permesso la nascita e la crescita di Dolomiti Superski, consorzio sciistico tra i più importanti al mondo.
“Stiamo celebrando un importante anniversario - sono state le parole di Siegfried Pichler, presidente del Consorzio Impianti Val di Fiemme - Obereggen - un momento che rappresenta un grande traguardo ma allo stesso tempo ci propone un’opportunità per riflettere sui valori e sui principi che ci hanno guidato sin dalla fondazione. I pionieri che 50 anni fa hanno lanciato questa idea avevano un sogno, una visione che è diventata realtà. Oggi possiamo dire, con orgoglio, che è stato raggiunto molto più di quanto si potesse immaginare allora.
Ma come sappiamo il viaggio non finisce qui. Il mondo intorno a noi sta cambiando e ci troviamo ad affrontare nuove sfide ed i nostri comprensori sono chiamati ad un ulteriore sviluppo, per mantenere la propria competitività, nel pieno rispetto dell’ambiente e della natura, da sempre il nostro bene primario.
E proprio in questa occasione, credo sia doveroso da parte nostra, celebrare e ringraziare chi si è speso negli anni per la nascita e la crescita del nostro consorzio”.
L’evento ha infatti permesso al consorzio Val di Fiemme - Obereggen di premiare i soci fondatori, Georg Weissensteiner, Italo Craffonara e Elio Polo, fulcri per la nascita negli anni ‘70 del comprensorio sciistico che hanno ricevuto dalle mani di Pichler una menzione speciale, in ringraziamento della loro opera.
Il momento dei ringraziamenti e dei riconoscimenti è quindi proseguito con il conferimento di altri premi speciali, a partire dallo stesso Pichler che dal 1979 guida il consorzio Val di Fiemme - Obereggen. Premiati dalle mani di Giulio Misconel Vicepresidente del Consorzio e Daniele Dezulian Rappresentante dei Dolomiti Superski anche l’ingegnere Piero Nicolussi, per oltre 40 anni responsabile degli impianti di risalita, il segretario Michele Tonini, Donatella Gabrielli referente per il centro emittente di Pampeago, Flavio Delvai, primo segretario del consorzio nonché ideatore delle prime iniziative di promozione, Piero De Godenz e Silvano Seber per l’impagabile lavoro e impegno profusi nella crescita e gestione di Itap Pampeago e Funivie Alpe Cermis.
Momenti di autentico calore e di compartecipazione, capaci di arricchire ancor più la celebrazione di un anniversario cruciale, possibile momento di svolta tra il passato, il presente e soprattutto il futuro di una grande realtà dello sci
internazionale, che vuole guardare con grande entusiasmo e consapevolezza alle nuove sfide, nell’intento di proseguire un percorso di crescita e di rafforzamento che poggia le proprie radici nel cuore degli anni ‘70.