“La Val di Fiemme è diventato il nostro luogo del cuore, dove Stefano ed io abbiamo vissuto una vacanza di lavoro e insieme di totale benessere”. Valentina Cenni, attrice, autrice e regista, ricorda così l’estate trascorsa nel Parco naturale di Paneveggio, in Trentino, con il compagno Stefano Bollani, pianista, compositore e cantante. “C’è molta vita fra i monti - interviene Stefano - e ci siamo persi nella vastità degli orizzonti. In alta quota si fanno incontri. Non solo con i camminatori che sono arrivati fino a lì, si incontra il mistero. Ogni volta che camminavo nel bosco desideravo salire in quota. E ogni volta che ero fra le cime sentivo il desiderio di scendere a quote più basse”. Valentina intuisce: “Alti e bassi, come la tua tastiera”. Ed è lui a terminare la frase: “Esatto! Chopin da pianista ragionava così”.
Due cuori, una baita, un pianoforte a coda e un barboncino, la loro inseparabile compagnia. È durata un mese e mezzo la vacanza studio in Val di Fiemme, fra luglio e agosto, di Stefano Bollani e Valentina Cenni.
Baita Premessaria, nel Parco Naturale di Paneveggio, si è rivelato il luogo ideale per comporre musica e immaginare nuovi progetti. La baita, costruita in legno senza l’utilizzo di cemento, è stata una perfetta cassa di risonanza per questa celebre coppia di artisti. La vista sulla Foresta dei Violini - è qui che il maestro Stradivari trovava la materia prima per i suoi insuperabili strumenti - e le camminate fra gli alberi hanno ispirato entrambi. Soli, lontano da tutto, marito e moglie, hanno vissuto una nuova esperienza di benessere in pieno contatto con natura.
Lui ha composto musiche mentre lei ha lavorato alla programmazione della trasmissione di Raitre “In via del Matti numero zero” che conducono insieme. Si sono confrontati su tutto fra idee che sbocciavano spontanee.
“È stata una vacanza molto produttiva, perché qua c’è silenzio. Ci sono venute molte ispirazioni. Questa è una terra potente. Si sente la forza del seme che sta per germogliare. Ho sentito una tensione di creazione positiva. C’è un silenzio pieno di vita” premette Valentina Cenni. “È il luogo ideale per fare musica - aggiunge Stefano Bollani -, perché ci sono tanti tipi di silenzio, questo è il silenzio di un bosco che dà la vita ai violini. Quindi è un silenzio molto musicale”. Il loro sguarda si incontra in un sorriso di complicità. “Noi siamo due chiacchieroni pazzeschi – dice Valentina – ma camminando ci siamo impegnati a non parlare troppo, desideravamo ascoltare questi boschi, la musica di questi alberi prima di diventare violini”. Per lui è stata una vacanza di musica e cammino: “Il bosco mi ispira un suono basso, un do, che parte dalle radici, dal sottobosco e incontra il canto degli uccellini. Viaggiando ho scoperto luoghi meravigliosi, questa volta ho potuto vivere un luogo in profondità. È stato diverso”.
Passare dall’alta alla bassa quota è, quindi, come toccare tutti i tasti del pianoforte. Stefano e Valentina per un mese e mezzo hanno oscillato fra questi due mondi, apprezzando anche qualche breve pioggerellina. “Pulisce tutto e rinfresca le idee - spiega Stefano - ogni tanto la pioggia è una comoda scansione”.
Stefano Bollani e Valentina Cenni hanno così trascorso un mese e mezzo in Val di Fiemme per creare, scrivere, suonare, nel silenzio “che non è un vero silenzio perché è un silenzio di una natura che risuona”.
Hanno collaborato a realizzare il loro sogno Walter Zambaldi, direttore del Teatro Stabile di Bolzano, l’amico Sergio Camin, l’Apt Val di Fiemme e l’Ufficio Foreste Demaniali della Provincia autonoma di Trento.